Travi Erminio

 

L’amico Tarcisio Rizzo mi ha segnalato questa chitarra in vendita presso il suo negozio di fiducia di Trezzano sul Naviglio. Vista e presa; c’è da lavorare per riportarla a suonare ma conto di farcela bene. Il liutaio, che operava nella cittadina di Vignate, era lo zio del grande Carlo Raspagni che ha iniziato da adolescente a prendere familiarità con il mestiere in quel laboratorio per poi passare alla corte della famiglia Monzino e in seguito ha costituito il suo laboratorio nella nativa Vignate dove ha operato fino alla prematura morte nel 1999.

Esteticamente è uno strumento molto originale sia per l’elaborazione della rosetta e delle filettature del piano armonico, riccamente intarsiate con abbondante madreperla, sia per il grande intarsio sotto la buca con la scritta “Travi Erminio Vignate” su sfondo di piallaccio nero. Il piano armonico è perfettamente conservato e non richiede interventi; la fascia destra invece presenta una lunga crepa scomposta la cui riparazione richiederà lo scollamento del fondo; quest’ultimo presenta anch’esso diverse crepe, soprattutto nella zona centrale attraversata da un inserto in ciliegio largo cinque millimetri.

Il manico e la tastiera sono in buone condizioni e non richiedono interventi; le meccaniche sono di vecchio stampo, in acciaio con palette piccole, rotonde in osso bianco e perni metallici; mi riservo di valutare se metterne di nuove e di maggiore pregio, a lavoro ultimato

Il restauro è stato abbastanza laborioso; con la supervisione del maestro Mario Rubio ho scollato il fondo per riparare la vistosa crepa sulla fascia destra con una fila di sottili lastrine quadrate in palissandro, incollate sulla fessura con venatura contraria; il fondo, anch’esso vistosamente crepato e scollato quasi completamente nell’inserto centrale, è stato rinforzato con un listello di abete largo due centimetri (l’autore aveva usato una striscia di tessuto).

Ho riutilizzato le catene trasversali dopo un’accurata carteggiatura e, dopo avere incollato di nuovo il fondo, ho praticato una piccola fresatura sul bordo per inserire un filetto in ciliegio uguale a quello che contorna il piano armonico (l’autore aveva incollato il fondo su una sottile controfascia senza alcuna filettatura).

Ho sostituito la raggiera centrale, che presentava una frattura lungo tutta la lunghezza, con una di pari dimensioni in abete, ricavata da uno scarto di piano armonico; ho infine rinforzato lo zocchetto al fine di prevenire una eventuale proliferazione della crepa già riparata con successo.

Successivamente, dopo avere montato le corde, ho realizzato che l’azione era troppo bassa e non poteva essere regolata stante l’assenza dell’osso sul ponticello; non era ipotizzabile l’inserimento di un ossetto mediante una fresatura della torretta a rischio di frattura della stessa per cui ho scelto la soluzione di rialzare tutto il ponticello, scollandolo e ritagliando un rialzo dello spessore necessario.

Ora la “Travi Erminio – Vignate” produce un suono profondo, dolce e di buona potenza, senza fastidiose vibrazioni. Nel corso della manifestazione “Preziose Armonie” organizzata nella primavera 2016, il Maestro Javier Perez Forte ha provato la chitarra restaurata manifestando apprezzamento e riscuotendo un sincero e spontaneo applauso dai visitatori dopo una improvvisata e personale interpretazione della canzone “Summertime”.